E-ART 

Presentati i tre libri di Pascal Schembri

di Riccardo Bramante 

Il 26 giugno presso la Casa dello Scrittore e il 2 luglio presso la Banca Generali lo scrittore Pascal Schembri ha presentato tre delle sue ultime opere che, seppure scritte in periodi diversi, hanno visto la luce proprio durante questo anno 2019.

Il primo testo ha il titolo evocativo "Chi sono io tra loro" e già dalla copertina illustrata con un dipinto della pittrice Savina Serrani fornisce una idea di quella che è la trama del racconto che si snoda, seguendo i temi propri del più autentico classicismo letterario europeo riletto, però, con uno stile fresco e moderno, in cui le storie dei vari personaggi si intrecciano spaziando dall'Australia agli Stati Uniti, all'Europa. Tanti sono i nomi degli "attori" di questa opera e lo stesso Schembri scrive nella presentazione: "Voglio che le prime righe del mio libro elenchino dei nomi, quelli della mia vita, della mia storia" ed il punto di arrivo del suo percorso narrativo viene a coincidere con il punto di partenza: "Così ho cominciato il mio libro, così lo finirò. Albert, Angel, Antonio".

Il secondo e più ponderoso lavoro presentato è "L'arma del potere - Perversioni e corruzione al Parlamento", tipico esempio del romanzo di ricerca sulla vita politica italiana vista nell'ottica di un personaggio che vi appartiene e che ne simboleggia l'essenza. Al tutto si aggiunge un tocco di "noir" a cui contribuisce sia l'ambientazione in un misterioso palazzo siciliano entro cui si susseguono delitti e suicidi, sia il riferimento agli ambigui rapporti tra mafia e politica e, soprattutto, al sesso (la vera "arma del potere") che costituisce l'elemento scatenante dei vari eventi funesti e che fa di Paola, la bellissima interprete parlamentare, il centro dei desideri e degli intrighi.

In "bellezza e carriera - Il sogno di Pretty Woman" Schembri indaga, invece, tra le pieghe di alcune storie esemplari di ciò a cui può portare il legame tra bellezza e potere descrivendo storie, più o meno fortunate, in cui donne di estrazione culturale e di nascita diversa si sono trovate ad utilizzare le loro grazie per fare carriere nei loro singoli ambiti lavorativi. In ognuna c'è la storia rivisitata della favola di Cenerentola o di una più attuale Pretty Woman che si riscatta dalla propria vita oscura attraverso il classico "coup de foudre" dell'amore.

Come è evidente, pur nella loro diversità, c'è un sottile "fil rouge" che collega i tre lavori: quello della bellezza come mezzo per il successo; i begli abiti e le carrozze sfavillanti di Cenerentola lasciano oggi il passo ai ben più prosaici e concreti strumenti del sesso per poter accedere nella cerchia della "buona società" e del vivere in agiatezza.

Tutto ciò è stato sapientemente messo in evidenza dalle presentatrici dei tre volumi: la critica letteraria Rosa Simonelli Macchi, l'avvocato Magda Rocca ed il professor Carmelo Cedrone a cui si è aggiunta l' incisiva lettura di alcuni brani dei libri stessi da parte della sensibile attrice e cantante Emanuela Mari che ha tenuto avvinto il pubblico presente.

Con il Gran Galà la conclusione della stagione 2019 di New Generation. 

Si è concluso con un rinnovato successo il programma New Generation ispirato a "Non è la RAI" il format ideato da Marcello Fevola si può classificare come vero e proprio discoverer talent, pur non essendo il tipo di talent in cui si trovano spesso competizione e litigi.

Tutt'altro New Generation, format di intrattenimento, moda e spettacolo, ha visto coinvolti oltre 300 giovani per i quali non solo si sono aperte le porte della TV, ma è stata anche una bella scuola,

Il 17 giugno dunque il Gran Galà che conclude, festosamente, la stagione 2019.

Il concept della trasmissione è stato proprio quello di voler aprire le porte della TV a gente "normale" dando un'opportunità per far emergere ragazzi dal viso pulito, alla loro prima esperienza televisiva, che hanno saputo farsi apprezzare e ben volere dal pubblico, nel corso delle 40 puntate andate in onda su Sky e Gold TV, per la loro personalità carismatica ed effervescente.

New Generation è la trasmissione fatta da giovani per i giovani che hanno così potuto muovere i primi passi di quella che potrebbe rivelarsi una vera e propria carriera artistica di attore/attrice, modelli, testimonial di spot, che li porterà anche al successo. Per altri resterà in ogni caso un'esperienza unica e la consapevolezza di aver fatto parte di un importante programma in cui tutti hanno avuto a supporto professionisti del settore che li hanno aiutati ad apprendere la giusta presenza scenica, la mimica corporea e facciale, il make up, senza trascurare la fonetica e dizione.

New Generation per molti di questi talentuosi giovani è stata anche occasione di crescita personale e condivisione, ma reale e non "solo social" che spesso spinge invece all'isolamento. Attraverso i brani degli anni 70 hanno anche potuto ripercorrere quella che è la storia italiane e straniera e le interpretazioni degli stessi protagonisti hanno trasferito agli spettatori dei valori, dei ricordi, ma anche quel senso di freschezza, gioia, entusiasmo e speranza, priorie dei giovanissimi.

Un programma che ha sempre voluto, dice l'ideatore da Marcello Fevola, far vivere e far realizzare loro un sogno preservando la genuinità di questi giovani partecipanti, portando il programma a vette elevate ed alti tassi di share, segno del successo e gradimento della trasmissione.

Tra i tanti giovani che hanno saputo farsi apprezzare non possiamo non parare di Pierpaolo, Testimonial di New Generation, straordinario ragazzo dagli stupendi occhi verdi che il pubblico ha imparato a conosce ed amare.

Una rivelazione quella di Pierpaolo Paolino, 19 anni, continua Marcello Fevola, una persona che abbiamo lanciato Noi praticamente da zero e che ha ottenuto un ottimo successo. Un'eccellente scoperta e la rivelazione del programma. Titolano diversi giornali su Pierpaolo "giovane attore e modello di fotoromanzi che con la sua grande somiglianza a Gabriel Garko, appare come un cavaliere delle fiabe che ha conquistato il suo pubblico. Bello d'aspetto e puro di cuore. Impegnato da ormai svariati mesi come testimonial del programma televisivo New Generation. La sensualità di Pierpaolo esplode in un nuovissimo fotoromanzo dal titolo bellissimo che lo vede protagonista assoluto".

Ma di ragazzi straordinari davvero ce ne sono molti in questa trasmissione. Appuntamento dunque al 17 giugno per il Gran Galà TV di New Generation, occasione per rivedere e salutare queste giovani promesse.


Bologna: al Museo Civico in corso la mostra Bologna 1848-1859 rievocazione storica

In corso a Bologna dal 18 maggio e fino al 14 luglio 2019 la Mostra promossa nell'ambito della manifestazione Bologna 1848-1859 rievocazione storica, in collaborazione con Associazione Culturale 8cento

Il percorso di Bologna e dei bolognesi nelle vicende del Risorgimento nazionale è scandito da alcune date e da alcuni eventi significativi: tra quelli di maggior rilievo si colloca la giornata fortemente vissuta e partecipata del 12 giugno 1859quando, in seguito alle sconfitte subite a Palestro e Magenta ad opera delle truppe franco-piemontesi, le truppe austriache a presidio di Bologna si ritirarono definitivamente oltre il Po provocando la fine del governo pontificio sulla città e il suo territorio dopo tre secoli e mezzo di potere temporale. 

Di lì a pochi mesi, in un rapido succedersi di avvenimenti, l'intera Emilia-Romagna si sarebbe unita alla monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele II, futuro Re d'Italia, portando a compimento per Bologna il processo di Unificazione nazionale avviato alcuni decenni prima.Nelle prime ore di quella memorabile giornata, gli austriaci uscirono dalla città mentre i futuri uomini di governo vegliavano a Palazzo Pepoli. Così il notaio Enrico Bottrigari annota nella sua celebre Cronaca di Bologna (1845-1871) la partenza dei contingenti imperiali e il sentimento della folle festante che cominciò a uscire nelle strade, riempire le piazze e occupare le porte della città, le carceri e le sedi delle rappresentanze del governo: "Bologna da quel momento fu libera, e tale si mostrava in tutta la sua gioia, dopo dieci anni di schiavitù!....Ognuno intanto aveva ornato il cappello ed il petto della coccarda tricolore e l'universale entusiasmo si propagava come una scintilla elettrica".

Proprio dalle parole Bottrigari prende il titolo la mostra Bologna da quel momento fu libera. Episodi, aspetti e memoria del 12 giugno 1859 promossa dal Museo civico di Bologna | Istituzione Bologna Musei con la curatela di Mirtide Gavelli e Otello Sangiorgi, che ripercorre episodi e aspetti di quel periodo memorabile, attraverso l'esposizione di reperti risorgimentali e documenti originali, normalmente non visibili al pubblico: la battaglia della Montagnola svoltasi l'8 agosto, il predominio degli Austriaci sulla città nel decennio 1849-1859, la giornata del 12 giugno e il rapido succedersi dei governi provvisori, il formarsi di un esercito e della Guardia Nazionale, la memoria celebrativa di quella data nel processo di formazione della coscienza e dell'identità nazionale.

Tra i cimeli più preziosi esposti in mostra figura la bandiera tricolore che per prima sventolò sopra la porta principale del Palazzo Comunale, issata alle prime luci dell'alba del 12 giugno 1859 dopo l'abbassamento dell'insegna pontificia. Un altro simbolo dal forte potere evocativo di quella giornata è la bandiera utilizzata dagli studenti dell'Università di Bologna quando scesero in piazza inneggiando alla caduta del potere temporale dei papi, e nelle successive manifestazioni patriottiche nel 1859-1860.La mostra offre un'estensione multimediale dei contenuti informativi grazie all'uso di un codice QR presente nelle diverse vetrine con il quale, attraverso l'accesso al portale www.storiaememoriadibologna.it , è possibile consultare notizie e approfondimenti sui diversi oggetti esposti, in modo da apprezzarne pienamente la storia e il significato.

L'iniziativa espositiva, organizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale 8cento, inaugurata sabato 18 maggio nell'ambito della manifestazione Bologna 1848-1859 rievocazione storica in cui, tra il 18 maggio e il 12 giugno, sono previste numerose ricostruzioni storiche e riproposizioni spettacolari di episodi avvenuti tra il 1848 e il 1859 durante il dominio austriaco, oltre a rientrare nel calendario Rievocazioni Storiche Emilia-Romagna.
Fa inoltre parte di Bologna Estate 2019, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Destinazione Turistica.

Elisa Maria Cerra - Silvia Tonelli
Ufficio Stampa Istituzione Bologna Musei

Napoli calorosa con "Di gelo e di fuoco" 

di Riccardo Bramante
Di fronte ad un folto e caloroso pubblico, il giorno 14 maggio lo scrittore, sceneggiatore e regista Guido Fiandra ha presentato a Napoli, presso la Galleria d'arte "Al Blu di Prussia", il suo libro "Di Gelo e di Fuoco" in dialogo con la giornalista Armida Parisi e con Sandro Polci ideatore del Festival delle Vie Francigene, presente anche il Presidente della Fondazione Polis, Don Antonino Palmese.

Non a caso, dato l'argomento trattato nell'opera, l'introduzione all'evento è stata affidata alla dott.ssa Parisi, laureata, appunto, in Storia dell'Arte Medievale e Moderna e responsabile redazionale "Cultura" del quotidiano "Roma", che ha tenuto ad evidenziare come "Di Gelo e di Fuoco" sia un lavoro assolutamente originale che Guido Fiandra, ha ideato e scritto con i suoi amici, scrittori anch'essi, Andrea Zauli, Fabrizio Fangareggi e Pierluigi Fabbri.

L'opera ha avuto una lunga gestazione, ben 15 anni ed era nata per essere una miniserie televisiva, idea poi abbandonata per gli alti costi ma a tutto vantaggio della maggiore incisività della parola scritta rispetto all'immagine che avrebbe potuto dare la televisione (ne è un recente esempio il relativo successo della serie tv tratta da "Il nome della rosa" di Umberto Eco rispetto alla fama e alla diffusione internazionale che ha avuto il romanzo scritto).

La trama di "Di gelo e di fuoco" si presenta come una avvincente connessione tra reale e fantastico, in cui il viaggio compiuto dai vari personaggi è anche l'occasione per una libera riflessione sulla propria vita, sulle infinite sensazioni e sul personale cammino che ciascuno di noi si trova a percorrere per scoprire, alla fine, che l'essenza del tutto è l'atto stesso del viaggiare, più che il raggiungimento della meta, in ciò concordando con il pensiero espresso dal grande filosofo tedesco Gottfried von Leibniz e non da ultimo dal nostro grande scrittore Tiziano Terzani.

Tutto prende l'avvio da una fredda notte del dicembre 1899, proprio alcuni giorni prima dell'inizio dell'Anno Giubilare del 1900, quando alle porte del Monastero di San Filippo al Marta, nel viterbese, si presentano all'abate Francesco quattro enigmatici personaggi provenienti da epoche e Paesi diversi: il Vescovo Sigerico da Canterbury vissuto nel 990, la vedova castigliana Maria Rodriguez proveniente dal 1350, il capitano di ventura tedesco Goetz von Berlichingen dal 1550 e il mercante di vini Jean Baptiste Fournier dal 1825; ma con loro si introduce nel Monastero anche una presenza inquietante: quella del Diavolo che minaccia le loro stesse vite.

Ognuno di loro ha la propria storia e il proprio modo di vedere le situazioni, i costumi e le idee a seconda dell'epoca da cui provengono, tanto da far sembrare i fatti che accadono come un diamante dalle mille sfaccettature, con luci che variano a seconda del personaggio che va ad esprimersi. Ed è proprio questa diversità di pensiero che delinea ciascun personaggio con le idee e le modalità di rapportarsi proprie dell'epoca in cui era vissuto, facendoci percepire, nel contempo, quali grandi cambiamenti siano avvenuti nel modo stesso di concepire l'esistenza umana.

A rendere ancora più viva la presentazione hanno anche contribuito gli attori Cinzia Mirabella e Renato De Rienzo che hanno letto con trasporto e profonda partecipazione alcuni brani del libro, coinvolgendo pienamente tutti gli spettatori che, al termine delle letture, hanno tributato al libro e agli interpreti un grande applauso.


"FACCI CASO" il nuovo singolo di Sophia Marchese

La Eventi e Management produzione e management dell'artista Sophia Marchese presenta il nuovo singolo dal titolo "FACCI CASO".

L'uscita del nuovo singolo di Sophia, programmata per il 18 maggio, ci dice la sua etichetta discografica, la Hurricane Music Production, si annuncia gia' come un grande successo, visto che la giovanissima artista Siciliana, dalla voce potente, calda, profonda, intensa, potente e con colori mediterranei, si sta rivelando gia' come la nuova promessa del pop italiano.

Sophia Marchese di anni 16, di origini Siciliani, unica figlia e quindi orgoglio di papa' Joseph e mamma Bina, fa canto da oltre 10 anni e studia pianoforte e avendo fatto un percorso artistico intenso, passando da vari contest e festival, da subito si intuisce che Sophia ha un grande talento e una grande passione per il canto e per la musica, di fatto alla domanda cosa vuoi fare da grande lei risponde senza esitare la CANTANTE.

Circa un'anno fa', la giovane artista ha un'incontro del tutto casuale con l'artista e produttore Massimo Ferrari, proprietario della Eventi e Management, in un festival svoltosi in Sicilia, Il Satiro D'oro, e da li parte una collaborazione artistica, tanto che dopo alcuni mesi la Eventi e Management fa uscire il primo singolo e il primo video di Sophia Marchese ( riproponendo un brano di Elsa Lila dal titolo VALERIA), riscuotendo un buon successo sui social e su you tube, da qui parte la voglia e l'interesse di preparare il secondo singolo, inedito, scritto da e arrangiato dal Maestro Umberto Iervolino dal titolo "Facci Caso".

Il brano dalle sonorita' molto moderne, parla della voglia di rincorrere l'amore e di crederci, e che non puo' essere inverno per sempre e allora se sei felice facci caso perche' la felicita' e l'amore vanno cercati e rincorsi e cosi scorre il testo di questo nuovo singolo di Sophia Marchese, che con grande voglia di farlo ascoltare e di condividerlo con tutti, lei si dice particolarmente emozionata e felice per l'uscita di questo nuovo singolo, dove a breve poi seguira' il video clip ufficiale, girato per l'occasione nella sua amata Sicilia.

Che dire aspettiamo con ansia l'uscita di Sophia Marchese con il nuovo singolo e il video clip Facci Caso, facendogli tutti gli in bocca al lupo e che sia l'inizio di una grande carriera.

Ufficio Stampa e promozione: SIR Flavio Iacones


Giorgio De Chirico: ritorno al futuro.

di Riccardo Bramante

Grande successo sta ottenendo a Torino, presso la Galleria Civica d'Arte Moderna, la mostra "Giorgio de Chirico: ritorno al futuro. Neometafisica ed arte contemporanea". Curata dai critici Lorenzo Canova e Riccardo Passoni, la mostra vuole essere un dialogo tra la pittura neometafisica del grande pittore e le generazioni degli artisti che negli anni successivi si sono a lui ispirati, riconoscendolo come un anticipatore delle loro nuove visioni.

E' indubbio, infatti, che l'opera di de Chirico abbia notevolmente influenzato non solo la pittura e le arti visive in genere, ma anche la letteratura, il cinema e perfino le nuove tecnologie digitali, con un interesse che si è esteso oltre l'Europa fino ad arrivare negli Stati Uniti e in Giappone. 

La neometafisica di de Chirico, sviluppatasi soprattutto tra gli anni '68 e '79, ha rappresentato allo stesso tempo un ritorno al passato ed una ripartenza verso una nuova creatività consacrando definitivamente l'autore tra i più grandi interpreti dell'arte in assoluto e creando un ponte ed un dialogo con la pop art americana, tanto che lo stesso Andy Warhol vide nel maestro italiano un suo precursore e gli rese omaggio con un celebre ciclo di opere in cui rivisitava la metafisica in chiave seriale.

E' un dialogo a distanza, quello presente nella mostra, tra de Chirico e gli artisti più giovani, dialogo che si dipana attraverso circa cento opere provenienti da Musei, Fondazioni e collezioni private che mettono in relazione le sue opere metafisiche e le nuove tendenze italiane ed internazionali come, appunto, la pop art di Andy Warhol e le interpretazioni di Tano Festa, Giosetta Fioroni, Mimmo Rotella, Mario Schifano ed altri artisti italiani, non ultimo Fabrizio Clerici visto come un grande prosecutore della metafisica. Né vengono dimenticati, in tale contesto, grandi maestri della cosiddetta arte povera come Michelangelo Pistoletto, le ombre geometriche di Giuseppe Uncini, le sculture di Mimmo Paladino ed i "tableaux vivants" di Luigi Ontani.

Oltre alle opere provenienti soprattutto dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, la mostra presenta anche una animazione digitale di Maurice Owen e Russell Richards che, a sua volta, richiama i concetti fondamentali dell'arte metafisica del grande maestro.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 25 agosto 2019.


Prima edizione di T.E.M.I.T. - Thematic Exibition Movie Independent Theatre

Direzione artistica affidata ad Isabel Russinova anche ideatrice del progetto T.E.M.I.T.

T . E .M. I .T appuntamento tematico rivolto al "teatro audiovisivo" è una rassegna / festival che vuole valorizzare le migliori opere audiovisive realizzate da live teatrali , per premiare si la messa in scena del testo , l' interpretazione degli attori , il lavoro dei registi , dei tecnici, ma anche quello dei professionisti che hanno curato le riprese video dai live degli spettacoli dal teatro in cui sono andati in scena , proponendo cosi un prodotto che non penalizza l' opera teatrale , anzi ne amplifica il risultato dandole un'altra vita e altre possibilità di diffusione e valorizzazione . Le opere migliori , selezionate e presentate in tre giorni di lavori , verranno premiate attraverso la possibilità di essere inserite nel palinsesto della piattaforma indifilmchanneltv

La prima edizione in scena al Teatro "Lo Spazio" di Roma vuole essere un edizione speciale, una sorta di numero zero , si svolge in una giornata sola accogliendo ospiti del mondo del teatro , e dell' audiovisivo per presentarsi e dare il via al festival , che si svolgerà nella seconda metà di maggio di ogni anno.

La direzione artistica è affidata a Isabel Russinova che è anche ideatrice del progetto.  


A Cavallo dell'Arte. Estrosi a Firenze.

A cavallo dell'Arte, questo è il titolo della mostra curata da Giovanna Cardini alla Merlino Bottega d'Arte delle Murate a Firenze dal 8 al 18 maggio 2019. Tredici gli artisti che da Siena, città del Palio, si confrontano sul tema del cavallo con dipinti, sculture e installazioni realizzati secondo un proprio stile sempre unico e originale.
Amico dell'uomo tanto da affidarsi a lui totalmente, il cavallo e il cavaliere spesso si fondono in una relazione totalmente esclusiva. Dipinto da Leonardo Da Vinci, Caravaggio, Gauguin, De Chirico e Picasso, tanto per citarne alcuni o scolpito in ogni modo da Michelangelo, Canova, Donatello, per la sua resistenza e agilità, il cavallo è stato sempre protagonista nelle battaglie e nelle corse: fra queste il Palio di Siena, nato nel 1200 come spettacolo per l'aristocrazia, è poi divenuto festa popolare e occasione di gara fra le contrade cittadine.
Ed è proprio a Siena che vivono e lavorano quasi tutti gli Artisti Estrosi, che da qualche anno portano in giro per l'Italia un gran numero di opere pittoriche, sculture e installazioni dedicate alla tradizione equestre. La Merlino Bottega d'Arte ospiterà dunque i dipinti incantati di Elena Conti, le composizioni ritmiche di Massimo Stecchi, i ritratti corposi di Fabio Barbetti, e quelli di Renato Ferretti, Enzo Gambelli, Sanela Jusuframic, Stefano Sardelli, Alessandro Grazi e Monica Peltrera. E poi le raffinate sculture di Silvio Amato, di Augusto Filippeschi e di Turi Alescio: ognuno di loro, attraverso il proprio stile unico e originale, sa restituire allo spettatore un'immagine delcavallo essenziale e dinamica, frutto di conoscenza profonda del soggetto e anche di sapiente padronanza della materia. Infine, l'istallazione provocatoria di Giuseppe Castelli vuol mettere l'accento sul potenziale tradimento che anche il migliore destriero può giocare a scapito del suo cavaliere. Così è la vita. 


Cenere: Al Polo Museale Regionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Palermo

Giovedì 23 maggio 2019 alle ore 18.00 negli spazi della Cappella dell'Incoronata (Via dell'Incoronazione, 13), il Polo Museale Regionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Palermo presenta la mostra di Momò Calascibetta e Dario Orphée La Mendola dal titolo Cenere, curata da Andrea Guastella.

Concepita da un pittore espressionista, ironico e dissacrante, e da un giovane scrittore, Cenere è una riflessione sul sistema dell'arte siciliana - da sempre "serra calda" di innovative elaborazioni culturali - e in generale sul rapporto tra arte e potere.

Come in un retablo medioevale, le effigi dei "potenti" - critici, galleristi, collezionisti, curatori, direttori di museo -sono difatti immortalate in una macchina scenica riproducente un curioso cimitero. A questa installazione, composta da diciannove riquadri di 69x69 cm cadauno con santini, fiori finti, lumini, oggettistica Kitsche una "porta della morte", si accompagnano un autoritratto di Momò Calascibetta, alcuni "ex voto", una scultura simbolica, un leggio con un racconto di Dario Orphée La Mendola e un video illustrativo.

Dove va l'arte oggi? Ha ancora un senso dedicarsi al disegno e alla pittura? Chi controlla i controllori? Cenere non fornisce risposta. Si limita a condurre gli spettatori al centro di problematiche contemporanee ma dall'evidente risvolto universale quali il rapporto con lo scorrere del tempo e l'inevitabile trionfo della morte che, come nel famoso affresco di Palazzo Abatellis, annichilisce gli individui e le loro aspirazioni.

La rassegna, itinerante, inaugurata alla Farm di Favara nel giugno 2018, ha già toccato il Polo Museale A. Cordici di Erice, l'ex chiesa di San Giovanni a Gela, Palazzo La Rocca a Ragusa, il Museo Mandralisca a Cefalù, Palazzo Beneventano a Lentini e il Museo Civico di Termini Imerese.

Momò Calascibetta nasce a Palermo. Si laurea in architettura con Gregotti ma sceglie di dedicarsi esclusivamente alla pittura; pittura che Leonardo Sciascia definirà "il racconto dettagliato dell'imbestiamento di una classe di potere già sufficientemente imbestiata nella più lata avarizia e nella più lata rapacità...". I suoi personaggi hanno assistito "alla caduta degli dei" ma conservano l'imprinting del mito più alto; i suoi "relitti umani" divorano con cupidigia, godono e si preparano all'atto unico, forse finale, dell'effusione amorosa, della totale consunzione carnale dell'individuo, del deliquio dei sensi nella sfrenatezza di un'avida passione. Nel 1982 si trasferisce a Milano dove nascono Comiso Park, Piazza della Vergogna, De l'amour, Labirinto Verticale: serie di opere che verranno esposte alla Fondazione Corrente, alla Fondazione Mudima, alla Galleria Jannone, alla Galleria Daverio ed in fiere internazionali come Arte Fiera di Bologna, MiArt, Artexpo New York Coliseum, Art Basel, Arco Fiera di Madrid. Nel 2002 la Fondazione Mudima, a cura di Philippe Daverio, organizza una mostra-evento dal titolo Terromnia, dove vengono per la prima volta raccolte le sculture e i dipinti più rappresentativi di tutte le serie. La mostra susciterà l'interesse di Gillo Dorfles, Alessandro Riva, Marco Meneguzzo, Liana Bortolon e Giovanni Quadrio Curzio. Nel 2004 è ospite coi suoi lavori alla trasmissione Passepartout di Philippe Daverio su RAI 3 e nel 2005 un suo grande dipinto, Il gelato di Tariq, viene utilizzato per l'allestimento del set delle nove trasmissioni estive di Passepartout. Memorabile la sua esperienza di (non) partecipazione alla Biennale di Venezia del 2005, in occasione della quale organizza il progetto collaterale Esserci al Padiglione Italia, mostra di protesta contro un "mondo dell'arte" dominato da lobby finanziarie cieche ed arroganti, sempre più separate dalla vita reale. Nel 2005 col progetto Plotart a cura di Gianluca Marziani è coinvolto in diverse gallerie d'arte in Europa (Studio Senko, Danimarca; Dot Galerie, Svizzera; Fondazione Carlo Molineris, Svizzera; GalerieKiron, Francia; RarGalerie, Olanda; GalerieHartdiest, Belgio; Blanca Soto, Spagna; Galleria Arturarte, Italia; La Sala Naranja, Spagna). Data al 2007 un'antologica intorno al tema del "sorriso" a cura di Vincenzo Consolo al Museo Mandralisca di Cefalù e al 2009 l'acquisizione di una sua opera al Museo Guttuso di Bagheria. Nel 2016 è il turno di Momeide, un'antologica alla Civica Raccolta Cappello a Ragusa, a cura di Andrea Guastella, e nel 2017 di un'istallazione alla Farm Cultural Park di Favara da titolo provocatorio Agrigentèrotique, a cura di Dario Orphée. Cenere, l'ultimo progetto itinerante realizzato in collaborazione con lo scrittore Dario Orphée e a cura di Andrea Guastella, lo vede presente dal 2018 al 2019 nei principali siti espositivi e musei della Sicilia, terra in cui l'artista, come hanno rilevato Sciascia, Bufalino e Consolo, è profondamente radicato. E anche in questo ciclo non vengono meno i tratti del disegnatore satirico di razza evidenziati un po' da tutti i critici - da de Micheli a Soavi, da Dentice a Testori, da Daverio a Dorfles a Meneguzzo - che lo hanno seguito da vicino.

Dario Orphée Nasce ad Agrigento, dove ha conseguito la maturità scientifica e la laurea magistrale in filosofia. Insegna Estetica ed Etica della Comunicazione presso l'Accademia di Belle Arti di Agrigento e Progettazione delle Professionalità presso l'Accademia di Belle Arti di Catania. Critico e curatore indipendente, collabora con numerose riviste - scrivendo di critica d'arte e teatrale, estetica, filosofia della natura e filosofia dell'agricoltura - tra cui "Segno", "Il Pickwick", "Permacultura& Transizione" e "Balarm". Attualmente si occupa dello studio del sentimento, di gnoseologia dell'arte, di estetica ecobiologica e di scienze naturali.


A Napoli "Di gelo e di fuoco", alla Galleria d'arte "Al Blu di Prussia". 

Articolo di Riccardo Bramante

Il giorno 14 maggio Guido Fiandra presenterà a Napoli, presso la Galleria d'arte "Al Blu di Prussia", il suo libro "Di Gelo e di Fuoco" in dialogo con la giornalista Armida Parisi e con Sandro Polci ideatore del Festival delle Vie Francigene. All'evento sarà presente anche il Presidente della Fondazione Polis, Don Antonino Palmese.

""Di Gelo e di Fuoco" è un'opera assolutamente originale che Guido Fiandra, regista, sceneggiatore e docente universitario, ha ideato e scritto con i suoi amici, scrittori anch'essi, Andrea Zauli, Fabrizio Fangareggi e Pierluigi Fabbri.

L'opera ha avuto una lunga gestazione, ben 15 anni come racconta Guido Fiandra, ed era nata per essere una miniserie televisiva, idea poi abbandonata per gli alti costi ma a tutto vantaggio della maggiore incisività della parola scritta rispetto all'immagine che avrebbe potuto dare la televisione ( ne è un recente esempio il relativo successo della serie tv tratta da "Il nome della rosa" di Umberto Eco rispetto alla fama e alla diffusione internazionale che ha avuto il romanzo scritto).

La trama di "Di gelo e di fuoco" si presenta come una avvincente connessione tra reale e fantastico, in cui il viaggio compiuto dai vari personaggi è anche l'occasione per una libera riflessione sulla propria vita, sulle infinite sensazioni e sul personale cammino che ciascuno di noi si trova a percorrere per scoprire, alla fine, che l'essenza del tutto è l'atto stesso del viaggiare, più che il raggiungimento della meta, in ciò concordando con il pensiero espresso dal grande filosofo tedesco Gottfried von Leibniz.

Tutto prende l'avvio da una fredda notte del dicembre 1899, proprio alcuni giorni prima dell'inizio dell'Anno Giubilare del 1900, quando alle porte del Monastero di San Filippo al Marta, nel viterbese, si presentano all'abate Francesco quattro enigmatici personaggi provenienti da epoche e Paesi diversi: il Vescovo Sigerico da Canterbury vissuto nel 990, la vedova castigliana Maria Rodriguez proveniente dal 1350, il capitano di ventura tedesco Goetz von Berlichingen dal 1550 e il mercante di vini Jean Baptiste Fournier dal 1825; ma con loro si introduce nel Monastero anche una presenza inquietante: quella del Diavolo che minaccia le loro stesse vite.

Ognuno di loro ha la propria storia e il proprio modo di vedere le situazioni, i costumi e le idee a seconda dell'epoca da cui provengono, tanto da far sembrare i fatti che accadono come un diamante dalle mille sfaccettature, con luci che variano a seconda del personaggio che va ad esprimersi. Ed è proprio questa diversità di pensiero che delinea ciascun personaggio con le idee e le modalità di rapportarsi proprie dell'epoca in cui era vissuto, facendoci percepire, nel contempo, quali grandi cambiamenti siano avvenuti nel modo stesso di concepire l'esistenza umana.

Lasciamo, comunque, al lettore il piacere di gustare fino alle ultime, sorprendenti pagine la storia narrata.


DisabilArt. Interpretazioni e Immagini dall'Arte contemporanea, a cura di Loredana Finicelli.  

All'Officina promuoviamo l'Arte sul territorio, convinti che il fare e il partecipare, l'includere e il coinvolgere, siano l'alimento principale di ogni crescita culturale e civile. Guardiamo alla tradizione, ci relazioniamo al nostro memorabile contesto, diamo un occhio all'estetica, ma, soprattutto, siamo per porre contenuti e accendere le discussioni. Siamo, quindi, per un'Arte che pone domande, magari non trova soluzioni - nell'immediato - ma tenta di operare in termini di problemi e di criticità.

Venerdì 10 maggio alle ore 19, presso L'Officina delle Arti, spazio culturale di Leonardo Serafini, si inaugura l'Esposizione DisabilArt. Interpretazioni e Immagini dall'Arte contemporanea, a cura di Loredana Finicelli. Una mostra con le opere di oltre 40 artisti che hanno voluto arricchire con il loro estro una manifestazione già densa di significati come le gare di Coppa del Mondo di Ciclismo Paralimpico, quest'anno ospitate a Corridonia dal 9 al 12 maggio, un evento straordinario di partecipazione per la città e la comunità.

Parlare di disabilità, sensibilizzare al tema attraverso una manifestazione sportiva è una occasione fondamentale a cui la cultura artistica non ha potuto rimanere indifferente e, a tal fine, l'Officina delle Arti ha deciso di rivolgersi agli artisti chiedendo loro di interpretare il tema della diversa abilità, ognuno secondo il proprio talento e il proprio temperamento, ognuno selezionando il linguaggio più affine alla elaborazione dell'argomento. Una esposizione quindi, ma, principalmente, una manifestazione della cultura che attraverso l'arte creata, prodotta, discussa e divulgata intende porsi a servizio di una battaglia civile, contro ogni forma di discriminazione e di stigma sociale e ribadire, attraverso il contenuto universale delle arti visive, che ogni condizione di differente abilità, con il sostegno delle comunità, può consentire una piena partecipazione alla vita sociale e collettiva.

Liza ATZORI - Giuseppina BASCIETTO - Eleonora BELELLI - Luisa BERGAMINI - Milena BERNARDINI Francesca BONANNI - Giuseppe BRANCHESI - Stefano CATALINI - Marisa CESANELLI - Gabriella CESCA - René CIAMPA - Gionata COPPARO - Maura DE CAROLIS - Mario D'IMPERIO - Pina FIORI - Gabriella GATTARI- Loretta GIOVAGNOLI - Cristina GIOVANNUCCI - Alessandro GUERRINI - Marion KAUDERER - Donatella MARINANGELI - Svitlana MARYNI - Lorena MASSUCCI - Marco MONALDI - Judith OFFORD - Maria Teresa PANCELLA - Paolo PANCI - Viviana PASCUCCI - Palma PELLEGRINI - Eusebio PETRINI - Carina PIERONI Emanuela PISICCHIO - Jenny POLVERINI - Mauro POSTACCHINI - Cleofe RAMADORO - Rodolfo RIGA Isabella SERALIO - Leonardo SERAFINI - Lucia SPAGNUOLO - Giuseppe TANZI - Vlad TOADER - Nicoletta VITALI

E con la partecipazione straordinaria di Silvio CRAIA ed Eugenia SERAFINI

Interventi poetici: Gianni Marcantoni, Lucia Nardi, Morena Oro a cura di Roberta Fonsato.

Catalogo Fonderia Mestieri Edizioni

Con il Patrocinio del Comune di Corridonia e del "Club Corridonia S.C." Presidente Mario Cartechini

In gemellaggio con l'associazione Peter Pan (Torino) e la manifestazione "ParaVolando"

Con la Collaborazione di: Spazio M- Arte di Marco Monaldi; Emanuela Pisicchio Servizi Grafici; Roberta Fonsato selezione poetica.

Indirizzo: OFFICINA DELLE ARTI - Via PIAVE 15, CORRIDONIA (MACERATA)

La mostra sarà aperta il fine settimana dalle 17.30 alle 20.00

Prof.ssa Loredana Finicelli, Docente di Storia dell'Arte contemporanea e Museologia


"L'amore sai": online il nuovo videoclip di Monica Bacci in arte Monikà. 

Da venerdi 10 maggio, sarà on line "L'amore sai" il nuovo videoclip dellacantautrice valdivienolese Monica Bacci in arte Monikà, estratto dall'album "The colors of my soul", pubblicato lo scorso 4 febbraiocon la casa discograficabolognese SanLucaSound e disponibile sui migliori digital stores e siti streaming musicali. 

Il video ufficiale è visibile al seguente link: https://youtu.be/4jc_aP-brRE

Nato dal sodalizio artistico della cantautrice con l'autrice, manager ed amica Roberta Mucci, "L'Amore Sai" non ha paura di essere un brano che parla banalmente di amore, anzi proprio in questa ottica cerca di arrivare dritto al cuore di chi lo ascolterà.

Il video, che è stato girato interamente in due location della provincia di Pistoia, ha come tema l'amore, quello universale, assoluto che abbraccia virtualmente, nei sogni e nella realtà tutte le forme dell'universo.

"L'amore è riconoscersi, è un cuore che sussulta - ha dichiarato la cantautrice- un brivido lungo la schiena per gli innamorati, ma anche un dolore intimo per coloro che pur volendosi non riescono a stare insieme.. L'amore è la passione per la vita, la gioia di sorridere nonostante tutto..un bisogno interiore di essere parte di qualcosa, con qualcuno, in qualche parte del mondo..l'amore è cantare, danzare, respirare finalmente dopo lunghe attese. L'amore è essere unici nella diversità.."

Canzone energica, di grande impatto e dal bel sound, viene interpretata nel video dall'artista Monika', con la partecipazione straordinaria dello scrittore e attore Claudio Germano' e della vulcanica Press Agent, collaboratrice radiofonica, modella e indossatrice Patrizia Faiello, che nel video hanno rivestito il ruolo di attori. A dare forza ed un senso ancora più profondo al video la partecipazione, come comparse, degli amici di Monika'.

Autrice e Regista Roberta Mucci

COMPARSE Daniel Barilari, Chiara Brandani, Laura Moschini, Rita Mucci, Francesca Parenti , Monica Poggetti, Giulia Romani, Marianna Sorini, Marco Grazzini, Massimiliano Massimi, Daniele Mei, Filippo Scatizzi. BALLERINA Chiara Giulietti. COREOGRAFA Greta Cinotti. Photo Antonella GoriSotto la direzione della regista il percorso di Monikà si consolida con larealizzazione di un altro lavoro discografico che porta il titolo di "Stanze chiuse" che la cantautrice ha presentato al Palafiori della bellissima città sanremese, entrando a far parte della compilation del "Sanremo Music Awards".Il 02 Dicembre 2017 invece presso il Teatro del Casinò Monikà ha partecipato, con un nuovo pezzo dal titolo "Nel gioco dell'amore", all'evento "PREMIO LUCIO BATTISTI" ideato dal Patron Ferruccio Longo, presentato da Jo Squillo e trasmesso su Rete Quattro La5 Tgcom 24, SKy Moda 180. Il 16 Luglio 2017, a Villa Durazzo in Santa Margherita Ligure, la cantautrice ha aperto l'evento dedicato a Pino Daniele in occasione della presentazione e proiezione del docu-film "Il Tempo Resterà", direcente passato su Rai3, su Pino Daniele, alla presenza del suo produttore Giorgio Verdelli e illustri ospiti. Il 9 Febbraio 2018 l'artista è stata ospite nel Salotto di Sanremo Sol in diretta su Rai3 e altre Reti Sky dove ha presentato il videoclip dell'inedito "NEL GIOCO DELL'AMORE", canzone scritta da Roberta Mucci.Il videoclip del singolo "Nel Gioco Dell'amore" è stato scelto fra migliaia divideoclip per partecipare al Festival di Montecatini Terme, nell'ambito del Festival del Cinema. Durante la finalissima del Festival Estivo 2018 a Piombino, condotto da Giovanni Germanelli e Anna Pettinelli Monikà riceve il "Premio Special" , grazie all'interpretazione dell'inedito intitolato "Ancora come allora" che porta la firma della regista e produttrice cinematografica Roberta Mucci. La scorsa estate Monikà è stata ospite anche del Montesilvano Pop Rock Music Fest giunto alla sua quarta edizione e divenuto ormai un appuntamento fisso del cartellone estivomontesilvanese. La rassegna, organizzata dall'associazione culturale musicale ed artistica "Distanze Sonore" e presieduta dal produttore discografico AngeloAnselmi rappresenta un'importante vetrina per giovani cantanti e band emergenti. Arriva in finale ad "UNA VOCE PER L'EUROPA", dopo essere stata scelta fra oltre 140 artisti. Selezionata per partecipare al SANREMO ROCK, supera con la Fico Band la semifinale del 13 Dicembre 2018 e, si aggiudica un posto alle prefinali che si terranno a Giugno del 2019 al Teatro Ariston di Sanremo. Viene scelta dal Maestro Angelo Valsiglio per l'evento "Giulietta Loves Romeo" che si è svolto loscorso 24 Aprile a Verona, con risalto mediatico da parte di stampa e tv e inserimento del brano "Attimi" nella compilation dedicata. Monikà il prossimo 16 maggio parteciperà al FIM - Salone della Formazione e dell'Innovazione Musicale che si terrà in Piazza Città di Lombardia a Milano.

Il 4 Febbraio scorso Monikà ha pubblicato il suo primo album "I colori della mia anima / The Colors of my soul" su etichetta SanLucaSound. "I colori della mia anima / The Colors of my soul" - dice l'artista - rappresenta un viaggio dentro di me, profondo, doloroso, autentico .Un modo per conoscermi davvero attraverso le note che la mia voce sa cantare e che la mia anima riesce a colorare quando in blues, quando in pop e talvolta in pop-rock. L'EP è nato in poco tempo grazie a collaboratori incredibili con i quali si è da subito instaurato un feeling bellissimo."

Il progetto è composto da 12 canzoni di cui 9 inedite e 3 cover di mostri sacri della musica italiana e straniera: Gatto Panceri con la sua L'amore va oltre, Mina in Lui, Lui, Lui e Tina Turner in Private Dancer.

I brani inediti sono legati dal filo conduttore che è "l'amore" in tutte le sue forme, espressioni, passioni e risvolti che sono caratterizzati da una voglia prepotente di affermazione... quasi un grido a volte malinconico e talvolta rabbioso che vuole dire all'altro "io ci sono".

Sotto la direzione della regista il percorso di Monikà si consolida con larealizzazione di un altro lavoro discografico che porta il titolo di "Stanze chiuse" che la cantautrice ha presentato al Palafiori della bellissima città sanremese, entrando a far parte della compilation del "Sanremo Music Awards".Il 02 Dicembre 2017 invece presso il Teatro del Casinò Monikà ha partecipato, con un nuovo pezzo dal titolo "Nel gioco dell'amore", all'evento "PREMIO LUCIO BATTISTI" ideato dal Patron Ferruccio Longo, presentato da Jo Squillo e trasmesso su Rete Quattro La5 Tgcom 24, SKy Moda 180. Il 16 Luglio 2017, a Villa Durazzo in Santa Margherita Ligure, la cantautrice ha aperto l'evento dedicato a Pino Daniele in occasione della presentazione e proiezione del docu-film "Il Tempo Resterà", direcente passato su Rai3, su Pino Daniele, alla presenza del suo produttore Giorgio Verdelli e illustri ospiti. Il 9 Febbraio 2018 l'artista è stata ospite nel Salotto di Sanremo Sol in diretta su Rai3 e altre Reti Sky dove ha presentato il videoclip dell'inedito "NEL GIOCO DELL'AMORE", canzone scritta da Roberta Mucci.Il videoclip del singolo "Nel Gioco Dell'amore" è stato scelto fra migliaia divideoclip per partecipare al Festival di Montecatini Terme, nell'ambito del Festival del Cinema. Durante la finalissima del Festival Estivo 2018 a Piombino, condotto da Giovanni Germanelli e Anna Pettinelli Monikà riceve il "Premio Special" , grazie all'interpretazione dell'inedito intitolato "Ancora come allora" che porta la firma della regista e produttrice cinematografica Roberta Mucci. La scorsa estate Monikà è stata ospite anche del Montesilvano Pop Rock Music Fest giunto alla sua quarta edizione e divenuto ormai un appuntamento fisso del cartellone estivomontesilvanese. La rassegna, organizzata dall'associazione culturale musicale ed artistica "Distanze Sonore" e presieduta dal produttore discografico AngeloAnselmi rappresenta un'importante vetrina per giovani cantanti e band emergenti. Arriva in finale ad "UNA VOCE PER L'EUROPA", dopo essere stata scelta fra oltre 140 artisti. Selezionata per partecipare al SANREMO ROCK, supera con la Fico Band la semifinale del 13 Dicembre 2018 e, si aggiudica un posto alle prefinali che si terranno a Giugno del 2019 al Teatro Ariston di Sanremo. Viene scelta dal Maestro Angelo Valsiglio per l'evento "Giulietta Loves Romeo" che si è svolto loscorso 24 Aprile a Verona, con risalto mediatico da parte di stampa e tv e inserimento del brano "Attimi" nella compilation dedicata. Monikà il prossimo 16 maggio parteciperà al FIM - Salone della Formazione e dell'Innovazione Musicale che si terrà in Piazza Città di Lombardia a Milano.

Biografia: La cantautrice valdinievolese svolge da molti anni la libera professione di Geometra, ma la poesia, la musica ed il canto sono da sempre la sua più grande passione. Molti gli eventi musicali a cui Monikà ha preso parte tra i tanti il "Music Campus" presso la casa Discografica M & M Line Production della Manager Maria Totaro, con i Produttori e Autori Massimo e Piero Calabrese, il Vocal Coach Fulvio Tomaino e il Produttore Discografico Fausto Donato.

Negli anni 2015 e 2016 ha frequentato uno stage con Grazia Di Michele, sullo studio del "Canto Moderno". Dopo una lunga pausa, durante la quale Monikà si è dedicata esclusivamente agli impegni professionali ed istituzionali, la cantautrice ricomincia a cantare, grazie all'incontro con la vocal coach Miriam Taylor, che da subito intuisce il suo pathos. Il sodalizio artistico con l'autrice e regista Roberta Mucci inizia nel 2015 in occasione del Festival Canoro a "Tutta Randa Show", dove MoniKà si classifica al primo posto per le votazioni via sms, che la portano di diritto a calcare il palco dei grandi festival italiani a Verona in Piazza Bra per l'ultimo dell'anno, cantando davanti a 35.000 persone insieme ai big della musica italiana.

Sotto la direzione della regista il percorso di Monikà si consolida con larealizzazione di un altro lavoro discografico che porta il titolo di "Stanze chiuse" che la cantautrice ha presentato al Palafiori della bellissima città sanremese, entrando a far parte della compilation del "Sanremo Music Awards".Il 02 Dicembre 2017 invece presso il Teatro del Casinò Monikà ha partecipato, con un nuovo pezzo dal titolo "Nel gioco dell'amore", all'evento "PREMIO LUCIO BATTISTI" ideato dal Patron Ferruccio Longo, presentato da Jo Squillo e trasmesso su Rete Quattro La5 Tgcom 24, SKy Moda 180. Il 16 Luglio 2017, a Villa Durazzo in Santa Margherita Ligure, la cantautrice ha aperto l'evento dedicato a Pino Daniele in occasione della presentazione e proiezione del docu-film "Il Tempo Resterà", direcente passato su Rai3, su Pino Daniele, alla presenza del suo produttore Giorgio Verdelli e illustri ospiti. Il 9 Febbraio 2018 l'artista è stata ospite nel Salotto di Sanremo Sol in diretta su Rai3 e altre Reti Sky dove ha presentato il videoclip dell'inedito "NEL GIOCO DELL'AMORE", canzone scritta da Roberta Mucci.Il videoclip del singolo "Nel Gioco Dell'amore" è stato scelto fra migliaia divideoclip per partecipare al Festival di Montecatini Terme, nell'ambito del Festival del Cinema. Durante la finalissima del Festival Estivo 2018 a Piombino, condotto da Giovanni Germanelli e Anna Pettinelli Monikà riceve il "Premio Special" , grazie all'interpretazione dell'inedito intitolato "Ancora come allora" che porta la firma della regista e produttrice cinematografica Roberta Mucci. La scorsa estate Monikà è stata ospite anche del Montesilvano Pop Rock Music Fest giunto alla sua quarta edizione e divenuto ormai un appuntamento fisso del cartellone estivomontesilvanese. La rassegna, organizzata dall'associazione culturale musicale ed artistica "Distanze Sonore" e presieduta dal produttore discografico AngeloAnselmi rappresenta un'importante vetrina per giovani cantanti e band emergenti. Arriva in finale ad "UNA VOCE PER L'EUROPA", dopo essere stata scelta fra oltre 140 artisti. Selezionata per partecipare al SANREMO ROCK, supera con la Fico Band la semifinale del 13 Dicembre 2018 e, si aggiudica un posto alle prefinali che si terranno a Giugno del 2019 al Teatro Ariston di Sanremo. Viene scelta dal Maestro Angelo Valsiglio per l'evento "Giulietta Loves Romeo" che si è svolto loscorso 24 Aprile a Verona, con risalto mediatico da parte di stampa e tv e inserimento del brano "Attimi" nella compilation dedicata. Monikà il prossimo 16 maggio parteciperà al FIM - Salone della Formazione e dell'Innovazione Musicale che si terrà in Piazza Città di Lombardia a Milano.

Ufficio Stampa: Patrizia Faiello


"Se non ami" ecco il nuovo singolo di Massimo Ferrari. 

Dopo il successo ottenuto in Italia e all'estero con i due singoli "Avvelenami" e "Che sensazione", che lo hanno visto dominare la top ten nella sua categoria, Massimo Ferrari torna con il nuovo singolo "Se non ami" dal 13 aprile in anteprima esclusiva per una settimana su i-tunes, e dal 20 aprile disponibile in tutti i digital store. "Se non ami" è anche il nome dell'intero album che uscirà a dicembre 2019.

Il brano dalle sonorità pop latino è stato scritto dal maestro Beppe Dati (autore di "Gli uomini non cambiano", "Cosa resterà degli anni Ottanta" e "La forza della vita", solo per citare alcuni dei suoi conosciutissimi brani) e Goffredo Orlandi (autore tra gli altri di brani per Laura Pausini, Marco Masini, e Francesco Guccini), con arrangiamenti curati dal maestro Umberto Iervolino (direttore di orchestra di 15 edizioni del festival di Sanremo con artisti quali Alexia, Fausto Leali, Francesco Renga, Gatto Panceri, Gianluca Grignani, Neslie, Enrico Nigiotti, etc.)

La tematica della canzone è attuale: le difficoltà di una donna che non riesce a fidarsi, delusa dalla vita, dal lavoro, dall'amore e dall'amicizia. Il messaggio è quello che sorridere alla vita è fondamentale, qualsiasi cosa ci accada, perchè anche nella solitudine non si è mai soli... Un annuncio positivo, di apertura alla vita e all'amore. L'artista si è detto molto emozionato per l'uscita di questo nuovo singolo. Si tratta di un progetto a cui ha lavorato tanto, mettendoci l'anima e il cuore, e quindi non vede l'ora di condividerlo con tutto il suo pubblico. Il tour "Ferrari canta Ferrari" anche ha preso il via lo scorso 23 Marzo dal Teatro Selinus di Castelvetrano, "dall'amata Sicilia dove è cominciato tutto", per poi proseguire in Germania, Svizzera e tornare in Italia, ed è prodotto dalla Eventi & Management, produzione di Massimo Ferrari, per i suoi 20 anni di carriera. Non ci rimane altro che attendere l'uscita di SE NON AMI su tutte le principali piattaforme digitali (Itunes, Spotify, Souncloud, Deezer, etc), la cui produzione esecutiva e artistica è della "Eventi e management", mentre l'etichetta discografica è la HURRICANE MUSIC PRODUCTION di Norma Imbriano. A breve il video ufficiale di SE NON AMI sul canale youtube dell'artista.

Massimo Galfano nasce il 27.5.1973 a Jugenheim in Germania da genitori di Santa Ninfa (Trapani). La sua carriera di artista inizia sul palco del teatro Luigi Capuana a Santa Ninfa (Trapani) con la compagnia "Gli Eclisse" a soli 13 anni. Come cantante fonda la sua prima band musicale "Terzo Pensiero" nel 1996 con cui fa serate di piano bar, matrimoni e serate di vario genere. La band si scioglie nel 2000 e Massimo inizia la sua carriera da solista. Dopo una serie di concorsi, riconoscimenti, collaborazioni, ed esperienze artistiche oltre oceano E in Europa ha maturato soddisfazioni artistiche, e nel 2014 Massimo ha creato la sua "Scuola di Canto", ed inizia a partecipare come coach e giurato ad alcune competizioni canore tra cui: Area Sanremo, Festival Show, Next Talent, A Voice For Music, Premio Mia Martini, Village Music Lab, Premio Pino Daniele, Selezioni X Factor, Premio Lucio Battisti. I Premi ottenuti da Massimo Ferrari durante la sua carriera sono molteplici: nel 2018 Disco D'oro alla Carriera consegnatogli dal collega e grande amico Toto Cutugno; Riconoscimento e nomina come ambasciatore 
della pace nel mondo 2010; Riconoscimento ass.di volontariato il cielo di 
Stefano; Riconoscimento e Ospite al festival Of Song, BrooKlyn; Politeama Festival Riconoscimento come Migliore Voce; Disco D'argento Cantamare; Festival Canoro Il pilone d'oro Messina ; 2007 - Una Voce Per Sanremo;Varie Collaborazioni e Riconoscimenti con le Ambasciate nel Mondo; Premiato Come Eccellenze Italiane in Europa; Riconoscimento ai Giochi Mondiali Della Pace; 2014 - Riconoscimento "Artista rivelazione 2014" in Russia.

Per tutte le info su Se Non Ami, il Tour e su Massimo Ferrari, visita il sito ufficiale.

Ufficio stampa e comunicazione: Flavio Iacones


Debutta All'Hamlet l'11 maggio  "Il Silenzio nella Conca D'Oro" di Felice M. Corticchia, protagonista Manfredi Russo

di Ester M. Campese

Debutta al Teatro Hamlet - l'11 maggio alle ore 21,00, con replica il 12 maggio alle ore 18,00 - lo spettacolo teatrale "Il Silenzio nella Conca D'Oro" scritto e diretto dal regista Felice Corticchia ed interpretato egregiamente da Manfredi Russo. Lo spettacolo è un dramma in atto unico che si svolge in una lingua di terra che dal mare palermitano che si estende nell'entroterra e che, nel 1980, fu scenario della sanguinosa guerra di mafia dei Corleonesi. La storia sia pure nella sua drammaticità è mitigata da momenti di leggerezza drammaturgica e da messaggi di speranza. Le musiche sono di Maria Sicari. Vi sarà anche un intermezzo della chitarrista Vittoria Locurcio.

Felice Corticchia è un noto autore teatrale, sceneggiatore e regista. Studia sceneggiatura e regia presso la Scuola Europea di Cinema. Frequenta il Laboratorio del teatro comico di Milano/Navigli. Felice Corticchia è anche ottimo scrittore, pubblica 4 libri di successo come "Orrore Giudiziario" e "Un Morso alla Grande Mela", quest'ultimo tradotto anche in lingua inglese. E' finalista al Premio Grinzane Cavour, e molteplici sono i premi in carriera ricevuti per la sua regia, per citarne solo alcuni, è stato insignito del "Premio speciale Anfora di Calliope sezione Arte e spettacolo" del "Premio Prestige per le Arti - Sezione Cinema e Spettacolo " e del "Premio Ischia" per il teatro. Vanta collaborazioni di prestigio come la fiction Rai1 "Le 5 giornate di Milano" diretto da Carlo Lizzani con Giancarlo Giannini e Daniela Poggi. E' l'autore del dramma, in atto unico, "Il Silenzio nella Conca D'Oro" in cui racconta la vita di Emanuele Basile, ufficiale dei carabinieri ucciso dalla mafia nel 1980, il quale sarà presentato in prima assoluta al pubblico, al Teatro Hamlet di Roma il prossimo 11 maggio e replica il 12 maggio. Interprete magistrale della piece teatrale è l'attore palermitano Manfredi Russo.

Manfredi Russo attore Palermitano di cinema e teatro è presente in tantissime produzioni cinematografiche e televisive. Un attore sensibile e da sempre anche impegnato in temi profondi e legati alla sua terra. Da ricordare il film per la TV "Mario Francese" trasmesso da canale 5, "Paolo Borsellino i 57 giorni" film prodotti dalla RAI, "Squadra Antimafia 4" su reti Mediaset, per il cinema "L'ora Legale". Manfredi Russo è inoltre il protagonista della web serie "Indictus", in cui interpreta il Principe Arabo Ibrahim. Una serie fortunata che sta riscuotendo tanti riconoscimenti e premi in tutto il mondo dall'America all' Asia. D'altro canto Manfredi Russo è un attore già con tanti riconoscimenti, ne vogliamo ricordare uno su tutti, il prestigioso "Premio Todi" come miglior giovane attore italiano.

Articolo di Ester M. Campese


Articolo di Ester Campese

La nota showgirl Cristina Roncalli, pronipote di Papa Giovanni XXIII, ha scelto il "Beige" prestigioso locale della movida romana frequentato da molti Vip, per festeggiare sontuosamente il suo compleanno, lo scorso 20 aprile.

Cristina Roncalli, attrice e showgirl, nonché volto noto di numerosi programmi televisivi è ora impegnata nelle riprese di un film, per ora top secret, di cui ancora non vogliamo svelarvi nulla.

Da Diva quale è, di Cristina non possiamo svelare nemmeno l'età, come si conviene alle figure così affascinanti. La showgirl ha voluto festeggiare il suo compleanno con gli amici di sempre e qualche nuova conoscenza, tutti molto glam.

E come si conviene ad una Stella il suo ingresso al locale è stato accolto dai tanti flash dei fotografi e dalla stampa ed ospiti tutti ad ammirarla nel suo abito oro/nero, disegnato per l'occasione dalla stilista e amica Maria Elena Duenas che da anni la segue. L'abito divinamente fasciava il figurino della sua silhouette rendendola ancor più meravigliosa.

Ad attenderla tantissime persone tutte rigorosamente vestite in oro e nero fil rouge della serata, come indicato dall'attrice. Anche l'allestimento della sala, affidato a Fiesta Time Roma, seguiva i colori a tema, con palloncini e colonne e con tante stelle, e con al centro la scritta DIVA in suo onore.

Cristina Roncalli, grande padrona di casa, ha salutato i suoi ospiti, tra cui tanti vip presenti, il gieffino Alessandro Calabrese, l'influencer Mia Cellini, la dama del trono over Barbara De Santi, la principessa Conny Caracciolo, il regista rai Mauro Calandra, la prima Miss Italia sorda Elisabetta Viaggi, il conduttore Angelo Martini, la speaker radiofonica Jessica Nikolassi, l'attore Manfredi Russo, il regista e sceneggiatore teatrale Felice Corticchia a breve impegnato in diversi spettacoli proprio insieme a Manfredi, l'ex ragazza di Non È La Rai Cristina Sciabarrasi, direttamente da selfie Samantha Biordi, l'imprenditore sardo Giovanni Selis insieme a Nino Tortorici direttamente da Ciao Darwin, il giornalista Bibi Gismondi, il ritrattista delle dive Daniele Pacchiarotti, il selfista dei vip Diego Spiego, il sosia ufficiale italiano di Jonny Depp Marcos Scimia Vaia, l'attrice Simona Dascalu, l'orafo Giovanni Pallotta.

Lo strepitoso look ed il makeup di Cristina è stato affidato allo staff di Hair Angels, Lash Studio Roma e alla makeup artist Catia Kanoppia.

Una deliziosa torta a più piani creata dalla cake designer Claudia Di Mola ha fatto l'ingresso nel momento clou della serata ed ecco come nelle favole a mezzanotte tutti assieme per il taglio della torta. Un toccante l breve discorso fatto con il cuore, come tutte le cose fatte da questa meravigliosa showgirl ha gli amici presenti. Cristina ha voluto infatti fare una speciale dedica ad una persona per lei speciale oltre che sua grande sostenitrice, la mamma Loredana. 

Press Agent Annalisa Grandolfo

PH Antonello Martone

Ufficio Stampa Flavio Iacones.


Labirinti del cuore
Giorgione e le stagioni del sentimento

tra Venezia e Roma

Labirinti del cuore. Giorgione e le stagioni del sentimento tra Venezia e Roma è una mostra costruita intorno ad un capolavoro di Giorgione, i due amici, un doppio ritratto dipinto a olio su tela (80x75 cm) attribuito a Giorgione, databile al 1502 circa e conservato proprio nel Museo nazionale del Palazzo di Venezia a Roma visitabile fino al 17 settembre p.v. . L'opera ancora poco nota rispetto alla sua straordinaria rilevanza, come punto di svolta epocale nella ritrattistica italiana del primo Cinquecento. Rispetto ai precedenti, si contraddistingue per un'inedita sintesi di elementi che ne fanno l'archetipo di una nuova idea del ritratto, che intende sottolineare lo stato d'animo e l'espressione dei sentimenti d'amore.

Nell'opera sono infatti ritratti due giovani, uno in primo piano, l'altro retrocesso, con il volti verso l'osservatore. Lo sguardo del giovane alle spalle è indagatore, mentre languido e pensieroso quello del protagonista in primo piano che poggia la testa reclinata sulla sua mano destra e con l'altra trattiene un'arancia selvatica che ha un sapore acre, a simboleggiare il dolce-amaro e la precarietà umana.

L'attimo di desolata riflessione dei personaggi è sottolineato dalle tinte scure e dalle vesti nere.

L'opera appare strettamente legata ad un particolare clima culturale, quello della gioventù patrizia veneziana e lagunare nel momento "edonistico" di massima espansione politica, alla vigilia del radicale ridimensionamento a cui sarà costretta la Serenissima ed è allocata nell'Appartamento Barbo in cui si sviluppa la prima sezione della mostra, dedicata a quelle vicende storiche e alla straordinaria novità de i due amici di Giorgione nelle vicende artistiche del primo '500.

La mostra visitabile fino al prossimo 17 settembre 2017 prosegue a Castel Sant'Angelo, negli Appartamenti papali, dove è allestita la seconda sezione, con altre opere provenienti da importanti musei del mondo, di grandi maestri del Cinquecento tra cui Tiziano, Tintoretto, Romanino, Moretto, Ludovico Carracci, Bronzino, Barocci e Bernardino Licinio. Opere che conducono il visitatore in quel labirinto esistenziale che ogni uomo porta in sé e che si riflette anche nell'esperienza amorosa, tra innamoramento e approdo matrimoniale, tra abbandono e nostalgia.

La mostra è promossa e organizzata dal Polo Museale del Lazio con la collaborazione di Civita Mostre.

by Stella Di Napoli 


Novelle Brevi di Sicilia 

di Andrea Giostra

                                                      Una lettura fresca e molto scorrevole 

Recensione by Ester Campese

Nelle "Novelle brevi di Sicilia" dello scrittore Andrea Giostra ritroviamo un acuto osservatore della vita e un auditore attento dell'animo umano, dei silenzi estivi e delle passioni talvolta bruciate silentemente, talvolta esplicitate in uno sguardo furtivo di una procace scollatura di una donna, o sprigionata dal fascino di una "testa" intellettivamente intrigante. Un danza tra un episodio e un altro apparentemente non legati da nulla, estemporanei, ma nel contempo invece espressione viva e vera di uno spaccato di Sicilia con tutti i suoi "vecchi cliché", ma anche molto moderni e riscontrabili davvero un po' ovunque: gli affetti, il potere, l'esibizione, il chiacchiericcio, la danza delle teste ad una conferenza, lo stress di una vita che corre veloce senza quasi lasciarti fiato, e talvolta occasioni meno belle che raccontano il tanfo di una strada in cui scorgere un disagio sociale. Vita vera dunque, raccontata attraverso queste brevi novelle in cui sono presenti e trasmessi anche tanti piccoli grandi valori, frammenti di momenti che ognuno di noi ha vissuto ed in cui ci si può certamente identificare. Non sotteso il prepotente attaccamento alle proprie forti radici, ai valori della famiglia, all'amore passionale dell'uomo del sud, all'amore della propria terra, che è questa meravigliosa Sicilia. Terra ricca e generosa, selvaggia e prepotente nei suoi odori di fiori di arancio e nei suoi colori al tramonto e piena, pienissima anche di tante contraddizioni e teatri a scena aperta. Un trasferire emozioni ed immagini in modo molto gradevole in una lettura fresca e molto scorrevole.

Ester Campese 

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